Dopo la chiusura delle urne, il dato dell’affluenza è molto al di sotto delle nostre aspettative e speranze. Questo per un concorso di fattori. Intanto lo strumento referendario è stato nel tempo molto inflazionato, aumentando la disaffezione dei cittadini. Andrebbe riformato, riservandolo ai grandi temi oppure abbassando il quorum. Così rischia di essere solo uno sperpero di denaro pubblico. Inutile e fuorviante prendersela con la destra per l’indicazione di non votare, è una scelta certamente non condivisibile ma che in passato tutti hanno fatto, secondo gli interessi contingenti, centrosinistra e socialisti compresi. Ma l’analisi richiede a mio parere un sforzo ulteriore. Probabilmente si è sbagliato a caricare questa iniziativa del sindacato di troppi significati politici, dando al voto una lettura del consenso della presidenza del consiglio e di possibile spallata al governo. La discesa in campo di Landini ha invece dato al centrodestra la possibilità di bilanciare mediaticamente l’affermazione delle opposizioni nelle consultazioni amministrative. E su queste bisogna concentrarsi in vista degli importanti appuntamenti regionali che si profilano, proseguendo sulla strada di coalizioni ampie che privilegino le cose che ci uniscono, dando il senso di una proposta politica seria e competitiva e non litigiosa.
Nino Oddo sul Referendum: “Andrebbe riformato, così rischia di essere solo uno sperpero di denaro pubblico”
