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giovedì, Marzo 28, 2024

Partiti e coalizioni: dove finisce la democrazia e inizia l’inciucio?

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2partitiLa nazione Italia è pervasa da un sentimento ed è l’uomo solo al comando. La seconda repubblica ha vissuto parzialmente il sentimento. Anche Berlusconi, che fu il fautore assoluto dello stesso, non ebbe il consenso e leggi elettorali che glielo permisero. Infatti era sì il monarca, ma di una coalizione (AN, LEGA E CCD). Coalizione che in due occasioni fece cadere i suoi governi. Nel 1994 fu la lega, nel 2011 AN, quanto meno nei numeri parlamentari, poi la storia politica soprattutto berlusconiana parlò di golpe bianco, ordito dai poteri forti europei. Anche Prodi fu defenestrato da un alleato nel 2008, Rifondazione Comunista. L’avvento del sistema elettorale definito “porcellum” dal suo stesso autore il leghista Calderoli, creò volutamente un parlamento frammentato tra Camera e Senato, e dichiarato in parte incostituzionale dalla consulta. Sentenza che istituì il cosiddetto “consultellum”, mai utilizzato perché nel 2017, in vista delle elezioni 2018, altra corsa altro giro, e sistema elettorale nuovo definito “Rosatellum”. Divagazione, i neologismi dei primi due furono coniati da Giovanni Sartori, immenso politologo. Piacquero, lo testimoniano il nome dei successivi due. Peculiarità dei sistemi menzionati è la coalizione, per alcuni è sinonimo di inciucio, per altri democrazia. Il ritorno dell’uomo solo al comando non è stato sempre foriero di periodi felici, uno su tutti il ventennio. È necessario oggi invocarlo, anche solo  in nome della governabilità?

Vittorio Alfieri

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