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giovedì, Aprile 18, 2024

A pensar male si fa peccato, ma…

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2Mattarella-a-Codogno-20-giugno-20Primo giugno corrente anno, mamma Rai hai trasmesso la prima puntata in replica del giovane Montalbano, nel cast il nostro concittadino Alessio Piazza, a cui fu proposto di essere il successore come direttore artistico di Moni Ovadia, ma declinò l’invito per le pochissime risorse messe a disposizione. Dicevamo primo giugno, l’indomani sarebbe stata la 72sima festa della Repubblica, il 2 giugno, che come giorno festivo fu istituito nel maggio del 1949. Il 3 giugno 2020 è ripartita poi la cosiddetta fase 3 del Coronavirus oppure la piena fase 2, distinguo su tutto figurarsi su questo. Si raccontava del 2 giugno: come da prassi e liturgia istituzionale, il presidente della Repubblica di prima mattina si reca all’altare della patria per omaggiare il sacello del milite ignoto con una corona d’alloro in memoria di tutti gli italiani morti e dispersi nelle guerre. Quest’anno il presidente Sergio Mattarella si è recato a Codogno (Lodi), primo paese ad essere chiuso per Covid19, ha reso onore ai morti e agli abitanti, affermando che non bisogna dimenticare, la memoria come atto di civiltà. Non sono mancate polemiche, l’arrivo del presidente ha causato assembramenti senza dubbio, ma giova ricordare ad alcuni Soloni che hanno pieno diritto di critica che, per onestà intellettuale, dovrebbero riconoscere che il paese è governato da un sindaco della Lega Nord, il quale, in considerazione della visita del presidente (certamente non a sorpresa) avrebbe potuto attivarsi con la polizia municipale e chiedendo aiuto a Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, addirittura all’esercito italiano, sarebbe stato evitabile l’assembramento. Come affermava il “divo” Giulio (ma non era sua, bensì di Pio XI), “a pensar male si fa male ma spesso ci s’indovina”.    Vittorio Alfieri

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