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sabato, Luglio 27, 2024

L’illusione della libertà

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349x251-FreedomSiamo soliti confondere la libertà con l’indeterminatezza delle condiziona umana. Siccome gli uomini non hanno istinti, ma solo pulsioni a meta indeterminata, confondono questa indeterminazione con la libertà. Secondo Umberto Galimberti, filosofo psicanalista e docente universitario, memorabile una sua partecipazione a Capo Lilibeo nel 2013 in occasione della settimana garibaldina, la libertà non esiste. Non ha genesi perché per il genere umano la priorità è trovare la propria identità, e questa te la concede la società e per ottenerla necessita conformarsi. Esiste però l’idea della libertà che ha fatto storia. Le idee fanno più storia dei fatti. Per questo bisogna aver cura delle idee, sottoporle a critica. E questo è proprio l’esercizio del pensiero. Le conoscenze ce le dà la scienza, ma il pensiero bisogna impararlo da piccoli, per metter in gioco le nostre idee e vedere se sono fondate o semplicemente delle abitudini mentali. A tal riguardo sui vaccini il pensiero è calzante e il filosofo si è espresso chiaramente: “La libertà richiesta dai no vax è inesistente perché le loro convinzioni sono infondate rispetto ai dettami della scienza e ne sono schiavi” aggiungendo il concetto “la tua libertà termina dove inizia la mia”. Si menzionano due illustri filosofi contrari alle limitazioni imposte dal green pass: per  Cacciari è “discriminatorio e afferma il no alla logica del sorvegliare e punire” continua, dicendo che il collega Agamben condivide l’idea, l’ex sindaco di Venezia lo ha dichiarato in una lettera aperta a La Stampa e sono critici anche sulla questione vaccinale e la gestione della pandemia che non può essere sconfitta con obblighi e coercizioni. Successivamente ” una persona ragionevole non può essere no vax”. Non è libertà quella di aggredire un giornalista videomaker, da Gianluca Face, con pugni e minacciando ti tagliarli la gola prima dell’inzio di un corteo di protesta dei “No Green Pass” a Roma. Si è liberi di criticare, dissentire, confutare ma non aggredire, la violenza come identità è un’illusione della libertà.

Vittorio Alfieri

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