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venerdì, Aprile 19, 2024

Una barca nel bosco di Mastrocola

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foto x rubricaL’uomo che non vuole appartenere alla massa non deve far altro che cessare di essere accomodante verso se stesso; segua la sua coscienza che gli grida: “Sii te stesso!”. Friedrich Nietzsche
Il libro della Mastrocola intitolato Una barca nel bosco, racconta le vicende di Gaspare Torrente figlio di un pescatore e aspirante latinista, proveniente da una afosa, arida e, come desiderano i luoghi comuni, mafiosa isola del Sud. All età di tredici anni il ragazzo è in grado di tradurre Orazio e di leggere testi come Verlaine e deve tutta la sua bravura a Madame Pilou, la sua insegnante che, durante le passeggiate in riva al mare, gli faceva tradurre versioni. Cosi il ragazzo decide di andare a studiare a Torino, dove tutte le sue grandi aspettative di vita vengono distrutte. Non vi trova grandi insegnanti, ma solo maestri mediocri, svogliati e per niente ligi al loro lavoro, non scopre grandi amicizie ma solo compagni che lo criticano per il suo modo di vestire, per le scarpe sbagliate e fuori moda e la felpa senza cappuccio. Gaspare diventa cosi un ‘emigrato’, fuori moda, fuori tempo e fuori posto: esattamente come un pesce fuor d’acqua, come una barca in un bosco. Considerato diverso dagli altri ragazzi, Gaspare decide di diventare uno del branco, intraprendendo un vero e proprio percorso di sformazione, comincia a scrollarsi di dosso tutti quei dieci in latino che arrivano puntuali insieme allo scherno dei compagni e provando in tutti i modi ad atteggiarsi come i suoi coetanei, nel disperato tentativo di essere accettato e considerato uguale ai ragazzi della sua stessa età. Tradito dalla scuola, il giovane protagonista decide di riporre la sua fiducia nell’università, ma anche quest’ultima si dimostrerà una terribile delusione. Solo la vita regalerà a Gaspare una svolta sbalorditiva e gli concederà un riscatto nei confronti di una società che riconosce solo i gregari. Un libro toccante, scritto con grande intensità, pagine che ci fanno sorridere e riflettere. Una storia raccontata con disinvoltura, che ci catapulta nella trasformazione repentina che la società sta avendo in questi anni. Una società che ti osserva e ti giudica e non soltanto per il colore della pelle, ma anche per ciò che indossi, per come ti comporti e per ciò che pensi. Un tema sempre attuale quello descritto dalla Mastrocola che in questi anni si sta diffondendo sempre di più nelle scuole e soprattutto nella mentalità dei giovani adolescenti, ovvero il tema della moda: la moda che entra nella vita dei ragazzi e diventa un feticcio da venerare e seguire fedelmente, che si incastona nelle loro menti rendendoli tutti uguali privi di idee proprie, la moda che condiziona la scelta degli amici, la moda che diventa un motivo per escludere una persona dalla propria vita perché considerata diversa, la moda che diventa parte essenziale nella vita di tutti i giorni, quindi uno stile di vita, la moda che costringe le persone e specialmente i ragazzi, a cambiare se stessi, per omologarsi alla massa ed essere accettati, per non essere fuori posto, per non essere considerati strani, per non sentirsi per l’appunto come una barca in un bosco.

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