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sabato, Ottobre 12, 2024

Non ti muovere di Margaret Mazzantini

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Libro1di Giulia Mancinelli
Voi donne siete mutevoli, pronte a catturare la vita a riempirvi di farfalle. Noi maschi siamo incolonnati lungo il vostro muro come lombrichi. -Margaret Mazzantini-

Giulia1di Giulia Mancinelli
Voi donne siete mutevoli, pronte a catturare la vita a riempirvi di farfalle. Noi maschi siamo incolonnati lungo il vostro muro come lombrichi. -Margaret Mazzantini- Non ti muovere è il titolo del toccante libro scritto da Margaret Mazzantini. Il romanzo si apre con un incidente: Angela, una ragazza di quindici anni, cade dal motorino e viene trasportata in ospedale, in una folle corsa per la sopravvivenza. Nello stesso ospedale in cui lavora Timoteo, rispettato chirurgo e padre di Angela. Durante le ore dell’operazione, mentre Timoteo aspetta che qualcuno gli dica cosa sta succedendo, se la figlia è fuori pericolo, se è salva, viene raccontata tutta la sua storia, un percorso al contrario, una lunghissima parentesi di ricordi.
Mentre le immagini scorrono davanti agli occhi, Timoteo si mostra attraverso un monologo interiore, un dialogo immaginario con la figlia, ancora rinchiusa nella sala operatoria, continuando ad implorare una sola cosa: “Non ti muovere”. Ed è proprio questa estenuante attesa che sembra riportare alla luce tutte le verità, il passato, l’amore, gli errori.
Lo dice alla figlia, perché la morte non la porti via da lui, lo dice a se stesso, per non perdersi altrove, lo sussurra al cielo come una preghiera. Timoteo resta fermo nel suo immobilismo, si sente inutile, inadeguato alla situazione, lui che ha salvato tante vite non può fare altro che aspettare e nell’attesa rivive ogni particolare del suo passato.
Ed è così che ritorna alla mente l’incontro d’amore con Italia, una donna emarginata, per nulla affascinante, che però riesce ad attirarlo a tal punto da mettere in crisi il suo matrimonio e lo sconvolge con un turbinio di emozioni contrastanti, dalla dolcezza e la tenerezza allo squallore e ai sensi di colpa, emozioni che lo pongono dinanzi ad un altro uomo, una persona in cui non si sarebbe mai identificato se non fosse stato messo a nudo da questa nuova storia.
Si trova diviso fra due realtà contrastanti, l’una fatta di sicurezze, di comprensione e quotidianità dolce, l’altra fatta di passione, di qualcosa che non si può gestire, lontano dal suo mondo borghese, e deve scegliere, ma la vita spesso decide per noi.
Una romanzo bellissimo, in cui l’amore si lascia guardare attraverso sfumature inaspettate.
Una storia che viaggia veloce, che batte come un tamburo, che si snoda implacabile accompagnata dal quel ticchettio inesorabile dell’orologio di ferro grigio appeso sulla parete della sala operatoria.
Il tempo si ferma, ma allo stesso tempo corre veloce, si ferma per una ragazza qualsiasi, che col suo motorino corre sicura per le strade della città, che in una grigia mattina come le altre scivola sull’asfalto e va in coma. E dall’altra l’intera vita di un padre e la sua storia che per tanto tempo ha nascosto nei meandri più remoti della sua mente, che corre in un ritmo serrato, costellata di forti emozioni, tutte riunite nella sua testa, mentre nella sala operatoria dove svolge le sue mansioni di primario vede, da dietro un vetro, la vita della figlia allontanarsi lentamente dal corpo, nella struggente attesa della sentenza inappellabile del chirurgo impegnato ad operarla.
Tanta è la forza espressiva del linguaggio, che si riversano nelle pagine attraverso pennellate di colore che riescono a trasferire sentimenti sempre forti, in un crescendo di tensione che pervade le parole e si insinua tra le righe, abbassandosi, di rado, per lasciare spazio a nuovi sviluppi, a nuove speranze. La scrittrice, infatti, osserva particolare attenzione nella scelta delle parole, e stupisce per questa sua capacità di focalizzare l’attenzione sul racconto destreggiandosi, con la stessa disinvoltura, tra termini tecnici della medicina e volgarità del quotidiano dimostrando così, un indubbio talento narrativo.
Un libro esemplare per la forza espressiva della quale si fa portavoce, un romanzo da leggere e rileggere, che si sofferma su argomenti forti quali l’importanza degli affetti familiari, i tanti inevitabili errori di una vita intera, la morte. Tutte tematiche che, come adagiate sulle onde del mare, vengono strapazzate dalla scrittrice con forza, lasciando nel lettore un senso di piacevole stordimento.

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