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venerdì, Dicembre 13, 2024

Elezioni: amore e odio all’ombra del solleone

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2elezioni-4Era de maggio. È il titolo di una canzone tradizionale napoletana, scritta alla fine dell’800 da Salvatore Di Girolamo, notevoli le esecuzioni di Roberto Murolo, l’Orchestra Italiana di Renzo Arbore e Franco Battiato. Racconta la divisione di due amanti nel mese di maggio, per poi ritrovarsi successivamente. Nel maggio scorso dovevano separarsi Marsala e l’amministrazione, unitamente al consiglio. La pandemia ha rimandato la “separazione” con le elezioni dell’ottobre prossimo. Con l’amministrazione è possibile l’addio, i rumors cittadini non sono favorevoli ad una sua rielezione, la ricandidatura ha comportato il ritiro di Andreana Patti e relegato Nuccio in orfanotrofio, la sua “denuncia” sul clientelismo in città e la lotta che ha dovuto sostenere per la legalità è condivisibile, ma ha difettato sul “quid”, non facendo nomi e cognomi. Ovviamente non le richieste che hanno configurato un reato, per quelle la competenza è della procura della repubblica, e Di Girolamo si sarà comportato sicuramente di conseguenza. Ma le generalità di chi, per esempio, ha chiesto un assessorato e non gli è stato concesso, questo potrebbe essere “clientelismo politico”. L’amministrazione attuale non ha operato male, ma in città si ascolta la volontà di discontinuità, magari non assoluta progettualmente, certamente di alcuni attori. Il consiglio comunale, come narra la sua storia, quantomeno nel 50% avrebbe ritrovato l’amante sala delle lapidi. Sono presenti ad oggi amanti chi da 4 consiliature chi da 3 e si menzionano Enzo Sturiano, Oreste Alagna, Pino Milazzo, Flavio Coppola, Luigia Ingrassia, Michele Gandolfo, Rosanna Genna, Antonio Vinci, 8 da ben due. Ma “Era de Maggio”, il virus l’ha costretta ad ottobre, vedremo.   

Vittorio Alfieri

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