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giovedì, Aprile 18, 2024

Vittorio Alfieri: “Vi racconto la mia esperienza in terapia intensiva”

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2terapia intensivaSono stato ricoverato cinque anni fa in seguito ad un terribile incidente stradale. Molti conoscono la mia storia, ma non sanno cosa significhi davvero trascorrere mesi in terapia intensiva, con il corpo pieno di tubi, attaccato ad un respiratore che permette al tuo cuore di battere e quindi di continuare a vivere. In quel periodo non esisteva il Covid-19 e le terapie intensive del Paese accoglievano persone vittime di traumi, affette da patologie serie e da complicanze respiratorie. Questi reparti sono un fiore all’occhiello per la sanità italiana. Vorrei che arrivasse un messaggio di fiducia e di stima nei confronti di chi, spesso nell’ombra e con sacrifici altissimi, lotta ogni giorno con chi vi è ricoverato e soprattutto vorrei sottolineare l’importanza di riservare spazi in terapia intensiva anche a chi necessita del ricovero perché affetto da altre patologie e/o traumi e non solo da Covid-19, come invece sta accadendo in Italia negli ultimi mesi. La vita di ogni essere umano è importante e si deve dare a tutti la possibilità di cura. Le terapie intensive funzionano perché c’è una grande squadra composta da medici, infermieri, operatori sanitari e personale di supporto, che remano tutti convinti e compatti nella stessa direzione. Dobbiamo essere orgogliosi di loro. Io lo sono moltissimo, la mia vita è salva grazie alla professionalità, all’abnegazione e al coraggio di tutti quei medici e infermieri che mi hanno seguito nel lungo percorso di cura.

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