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sabato, Aprile 27, 2024

Petrosino, scintille sull’approvazione del rendiconto

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Si è svolto mercoledì 26 ottobre il massimo consesso civico petrosileno che ha visto l’approvazione dei due punti all’ordine del giorno, il rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2020 con otto voti a favore, due contrari e un astenuto, e il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, ai sensi degli artt. 243 bis, 243 ter e 243 quater del D.Lgs 267/2000.
È stato forte e sentito il senso di responsabilità dell’amministrazione nell’approvazione del rendiconto “frutto di un preciso indirizzo politico della precedente amministrazione”, afferma la vice sindaco Concetta Vallone.
“Ci siamo assunti in toto la responsabilità –continua la Vallone- di sbloccare questa situazione, trattandosi di un atto dovuto e necessario per il bene di Petrosino. Stiamo lavorando per ottenere stabilità economica avendo impressi i ricordi di una gestione poco virtuosa. Tale stabilità deve coniugarsi con la capacità di erogare servizi e cercare di favorire lo sviluppo economico della città, sostenere le famiglie e aiutare chi è rimasto indietro. É proprio questa la sfida di noi che amministriamo, molto ardua in questa epoca anomala caratterizzata da una crisi molto grave che condiziona inevitabilmente la nostra economia”.

Dello stesso parere il Presidente del Consiglio Aldo Caradonna:
“Un  atto obbligatorio da cui non potevamo esimerci e che ci consente adesso di ricorrere a un piano di riequilibrio finanziario pluriennale. Un percorso difficile ma inevitabile per uscire da questa difficile situazione finanziaria. Faremo tutto ciò che sarà nelle nostre possibilità per il bene di Petrosino e dei suoi cittadini”.

Critica la posizione del gruppo di opposizione Libertà per Petrosino capitanato da Marcella Pellegrino che, in uno dei primissimi consigli comunali, aveva chiesto la commissione di indagine per l’accertamento delle responsabilità, richiesta allora rimandata al mittente.
La Pellegrino, oltre a denunciare ancora una volta la mancata apertura e collaborazione da parte della maggioranza, pone l’accento sulla posizione della vice sindaco Vallone ricordando che quando era nelle file del gruppo di opposizione Adesso il Futuro con Vincenzo D’Alberti, Chiara Sansone (adesso anch’ella in maggioranza n.d.a.) e il compianto Andrea Marino, abbandonarono l’aula in segno di protesta per il rendiconto che due giorni fa veniva approvato.
“È cambiata solo la poltrona” –dice la Pellegrino come un fiume in piena
“Di questi 15 milioni, che si chiamino disavanzo, impropriamente debiti, impegni di cassa, a farne le spese sono sempre e solo i cittadini. Un piano di risanamento –continua la Pellegrino- prevede non solo di dilazionare nel tempo gli importi in bilancio, ma anche l’ottimizzazione della gestione dei servizi come quello del PEF (Piano Economico Finanziario degli interventi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani) che ha dei costi insostenibili per i cittadini, quando sarebbe una soluzione un’isola ecologica informatizzata con l’uso del badge, tanto per fare un esempio.
Nel consiglio comunale non si è parlato di gestione acquedotto e cimitero che potrebbe autofinanziarsi divenendo una risorsa soprattutto non spendendo i soldi ricavati per altri servizi. Non so come questa amministrazione intenda gestire questo disavanzo, quali servizi intenda offrire o togliere e di come e quali tasse aumenteranno. Mi chiedo dove sia la progettualità e perché ci troviamo ancora una volta a lamentare una mancata apertura e collaborazione; l’approvazione del rendiconto non è solo un fatto tecnico. Dov’è la bella politica e lo spirito di collaborazione tanto decantati da questo sindaco in campagna elettorale, dove sono le soluzioni, le risorse; il bilancio non è un’accozzaglia di numeri ma esige programmazione, progettualità e buon uso delle risorse, cose di cui non siamo stati messi a conoscenza, cose di cui dobbiamo rendere conto ai cittadini”.

Rendiconto votato negativamente anche dalla consigliera di opposizione Laura Sanguedolce che pone anch’ella l’accento sul fatto che lo stesso rendiconto “non sia stato approvato dalla precedente amministrazione. Chi può essere certo, in riferimento ai fondi accantonamenti –dice la Sanguedolce- che i crediti verranno riscossi e che i contenziosi saranno vinti in sede di giudizio?”
Tuttavia, la Sanguedolce, pur esprimendo contrarietà, auspica all’amministrazione l’uscita fuori dal tunnel per il bene di tutti i cittadini.

Si è astenuto dal voto il consigliere Giovanni Impiccichè, assente Francesco Bonomo.

Rosalba Pipitone

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